domenica 26 gennaio 2014

MAESTRI

Oggi voglio ribadire ancora una volta un insegnamento che mi è molto caro e che ritengo quanto mai attuale al giorno d'oggi. Per farlo attingo alle parole di Franz Hartmann (Franz Hartmann - Fra gli Adepti Fra i Rosacroce Le dottrine dei Rosacroce) che cita a sua volta M.me Blawatsky.

"Un vero Maestro non pretende una fede cieca e non chiede altro se non che, chi si interessa delle dottrine dei sapienti, le metta in pratica e le verifichi con i propri occhi.
E' storia vecchia la lotta tra l'umile conoscenza personale e la boria dei cosiddetti sapienti e anche l'errato culto dell'autorità.
Non si tratta di credere all'esistenza di Dio perché un uomo ritenuto affidabile afferma che c'è un Dio, ma ognuno dovrebbe sforzarsi di riconoscere Dio da sè e  nel suo interno; e di essere egli stesso una testimonianza vivente e parlante dell'esistenza di Dio (o della Verità, se così si vuol dire).
Allo stesso modo, non si tratta di esaltarsi per Maestri che abitano in Tibet o altrove, o di aspettarsi da costoro favori speciali per grazie ricevuta; ma l'essenziale è che ognuno rivolga la propria attenzione sul fatto che la sapienza dei Maestri può manifestarsi in lui stesso.
Con questo non si vuol certo affermare, come alcuni hanno creduto di capire, che si debba accettare l'insegnamento ignorando l'insegnante. Il rispetto, che uno scolaro ha nei confronti del suo maestro, deriva dalla conoscenza della sua dottrina.
Chi proclama una Verità merita il più alto rispetto da parte di tutti gli uomini; ma la rispettabilità di un Maestro si basa sulla sua conoscenza della Verità, e non questa sulla sua rispettabilità".

 dipinto di Nicholas Roerick

L'uomo sente un grande bisogno di spiritualità, ma allo stesso tempo è molto confuso. 
Posso ipotizzare che stia realizzando proprio la necessità interiore di fare esperienza diretta, considerando il grande successo di corsi e tecniche a pagamento per arrivare all'iniziazione, per viaggiare in astrale, per conoscere il karma o per attivare i chakra ... (ce ne sono veramente per tutti i gusti e per tutte le tasche). Chi non si è mai avvicinato a nulla di simile, spesso, rimane affascinato e abbagliato dal fascino del mistero che si dispiega e finisce per spendere cifre astronomiche in corsi su corsi alla ricerca di sè. 
Il percorso è molto meno dispendioso in termini materiali, ma richiede disciplina, pazienza, umiltà e forza di volontà. Il percorso è l'impegno, preso con noi stessi, di imparare ad ascoltarci, conoscerci e comprenderci. E' la fatica di riconoscere le nostre paure e le nostre debolezze; è il dolore che scaturisce  dall'affrontarle; è la sofferenza provata nell'imparare a trasformarle e la liberazione generata dalla loro accettazione. Il percorso si basa sull'esperienza personale, perché solamente quello di cui facciamo esperienza, ci fa crescere. Proprio quando impariamo a fare piccoli passi, saremo pronti a farne di grandi. Il modo di compierli è lo stesso e ci permetterà di scendere sempre più in profondità nel nostro essere. Lo faremo senza aspettative, per amore verso noi stessi. 
Può esserci utile un supporto che doni oggettività al vissuto nei momenti in cui siamo più emotivamente carichi, ma non dimentichiamo mai che il nostro miglior Maestro è dentro di noi.

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