lunedì 23 giugno 2014

VITA E MORTE

Estratto dal "Libro Rosso" di Jung:
"Non sei obbligato a vivere in eterno, ma puoi anche morire, perché c'è in te la volontà per tutt'e due. Vita e morte devono bilanciarsi nella tua esistenza.
Gli uomini odierni hanno bisogno di un'ampia porzione di morte, perché in loro vivono troppe cose ingiuste, e troppe cose giuste muoiono in loro. Giusto e' ciò che mantiene l'equilibrio, sbagliato ciò che lo turba. Ma una volta che l'equilibrio sia raggiunto , allora è sbagliato ciò che mantiene l'equilibrio, e giusto ciò che lo turba. Equilibrio e' vita e morte allo stesso tempo. Per la completezza della vita ci vuole un equilibrio con la morte.
....
Proverai la gioia delle piccole cose solo se avrai accettato la morte. Se invece ti guardi intorno avidamente in cerca di tutto ciò che potresti ancora vivere, allora nulla sarà mai grande abbastanza per il tuo piacere, le piccole cose che costantemente ti circondano non ti daranno più gioia. Contemplo perciò la morte perché essa mi insegna a vivere."



Contemplando il mare, ho meditato sul concetto espresso da molte religioni orientali in merito all'illuminazione, come immagine dell'onda che perde la sua identità per trasformarsi in oceano.  Leggendo, allo stesso tempo Jung, e' risultato ancora più evidente come questo processo passi attraverso una completa accettazione di se stessi, degli altri e del mondo manifestato. Per essere l'Oceano ci vuole un cuore immenso, capace di accogliere tutte le manifestazioni del dualismo in assenza di giudizio: con la consapevolezza che l'odio non è che l'altro lato dell'amore ed entrambi sono parte di me. L' equilibrio di cui scrive Jung risiede proprio in questa accettazione totale di ciò che siamo. E come si può giungere a questa accettazione? Sperimentando la vita, sprofondando negli abissi della debolezza umana per poi rinascere e assaporare l'estasi della dimensione spirituale, in un processo dinamico di cambiamento teso alla comprensione della natura umana e delle sue svariate manifestazioni.
Tutto è Uno, tutti sono Uno. Onde dell'Oceano infinito che tutto racchiude.




2 commenti:

  1. Ciao Donatella, ancora io :-)

    E ancora parzialmente in disaccordo (spero ti piaccia il confronto) il dualismo, l'equilibrio degli opposti, yng e yang, non sono una legge dell'assoluto, a mio avviso nulla è regolato dell'equilibrio degli opposti, ne l'universo ne l'illuminazione dipende da questa consapevolezza, tutt'altro!
    Come posso dirlo?
    Semplice; tutto è da una sola prepotente forza, il movimento. La stasi non esiste, è solo una convenzione filosofica che serve a rendere indipendente una realtà dalle altre. Tutto qui. Pensaci; la stasi perfetta, totale, fisica... Non esiste, è solo apparenza, illusione. In natura tutto è movimento.
    È solo il mio pensiero :-)

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    1. Ciao Simone! Adoro il confronto, è sempre fonte di insegnamento cambiare prospettiva di osservazione. Mi avvalgo di Einstein per formulare la mia risposta e della formula della relatività ristretta e=mc2. Tutto è energia. Energia cinetica o energia potenziale non sono altro che energia. La manifestazione è energia. La fisicità è energia. Cambia il livello vibrazionale. Questa è la mia esperienza ...

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