martedì 28 ottobre 2014

ESSERE UN CANALE DELLA LUCE

Oggi posto un estratto del Maestro Omraam Mikhael Aivanhov: condivido profondamente questo pensiero, sia per esperienza personale che per osservazione consapevole. 

« Esistono persone dotate di facoltà medianiche: captano nell'invisibile delle correnti di forze, delle immagini, dei messaggi. Molti invidiano loro questo dono, senza sospettare tutti i rischi che ciò comporta se queste persone si accontentano di trasmettere messaggi senza porsi domande sull'origine e la natura di ciò che hanno captato. Quelle comunicazioni sono veritiere? Provengono veramente dal mondo della luce? Ecco alcune domande da porsi.
Se qualcuno possiede facoltà medianiche – e ciascuno, più o meno, ne possiede alcune che può sviluppare – deve fare un vero lavoro tramite il pensiero, un lavoro di chiarificazione e di purificazione. È a questa condizione che tali facoltà, cosiddette “extra-sensoriali”, saranno utili per lui stesso e per gli altri. Fino ad allora egli non sarà nient'altro che una specie di canale, di condotto che lascia passare indifferentemente acqua pulita o acqua sporca. Ma il giorno in cui diverrà un medium cosciente, egli sarà come il ramo di un albero che sa trasformare la linfa che riceve per far apparire foglie, fiori e frutti. » OMRAAM MIKHAEL AIVANHOV

Fin da piccola mi sono trovata a fare i conti con la medianità e non è stato semplice imparare a gestirla e conviverci. Allo stesso tempo ho sempre percepito una spinta interiore molto forte al lavoro su me stessa. Ho trasmesso messaggi rarissime volte perché c'era qualcosa che mi tratteneva dal farlo: inoltre, quasi nessuno era a conoscenza di questa mia potenzialità e questo mi permetteva di seguire quello che sentivo nel cuore. Dopo un lungo e doloroso percorso di consapevolezza, i Maestri di Luce, che negli anni mi avevano seguito nella crescita, mi chiesero di essere uno strumento al Loro servizio per trasmettere gli insegnamenti relativi al percorso consapevole che avevo sperimentato.
Accettai con grande gioia e nacquero il libro: "IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI guardare alle cose cambiando prospettiva" e l'Associazione Culturale "CENTRO PER LO SVILUPPO EVOLUTIVO DELL'UOMO" in cui attraverso seminari di meditazione metto a disposizione quello che ho imparato (tutta la parte pratica di esercizi del libro è stata tratta dai seminari e dal lavoro in gruppo svolto in Associazione). Oggi molti sanno che sono un canale e spesso mi viene chiesto di portare un messaggio o di prevedere lo sviluppo di situazioni individuali: la mia originaria percezione a non farlo si è mantenuta inalterata negli anni, ma ora sono divenuta consapevole della ragione che la motiva: il rispetto. Rispetto per la persona e per la sua libertà di scelta. Molti mi rispondono che non si lascerebbero condizionare, ma so nel cuore che non è affatto così e alla fine i messaggi determinerebbero il presente sulla base inconscia di false aspettative (in quanto non derivate dalla propria interiorità). In fondo, la libertà è il nostro dono più grande e rinunciare al proprio potere di scelta, delegandolo ad altri, è sempre molto pericoloso (chi meglio di me stesso può sapere cosa mi fa stare bene?).
Vi chiederete allora a cosa servono i messaggi che condivido: chi ha letto il libro, credo l'abbia intuito. Il loro intento è offrire degli spunti di riflessione per facilitare un ascolto consapevole e stimolare un lavoro di approfondimento della conoscenza di sé. 
Con la crescita della consapevolezza, la manifestazione di quella libertà, che determina le scelte individuali, sarà sempre più in armonia con il cuore e quindi, naturale e spontanea: avrà il suo punto di riferimento all'interno di noi stessi.




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