lunedì 25 maggio 2015

LIBERTA'

Meditazione con i Maestri - settembre 2011 - Donatella

La libertà risiede nel cuore e appartiene all’anima. E’ la  base delle sue scelte, della responsabilità individuale di manifestazione. Non si può esprimere con totalità la propria essenza senza libertà. La libertà ci rende artefici della nostra vita, responsabili delle nostre azioni ed autonomi nell’espressione. La libertà è Luce a misura d’uomo. E’ amore manifestato per la sua natura. E’ amore incondizionato.



domenica 24 maggio 2015

L'ANIMA

Meditazione con i Maestri - luglio 2011 - Donatella

L’anima è investita di un grande potere nel momento dell’incarnazione. Nell’anima sono racchiuse le possibilità evolutive e di realizzazione. Nel percorso di sviluppo verso l’illuminazione, l’anima attraversa molteplici prove, ne realizza la valenza e ne elabora il risultato. L’anima rappresenta il tramite tra Spirito e fisicità e proprio attraverso questo legame la manifestazione può assumere la potenzialità di scuola esperienziale. L’anima vi accede attraverso un percorso di accettazione, volto a tradurre nella fisicità la volontà dello Spirito. L’incarnazione diventa, quindi, un mezzo importantissimo di evoluzione e di elaborazione, volto al riconoscimento, attraverso lo sviluppo armonico dell’essere, dell’essenza più profonda, quella legata alla Luce interiore di appartenenza al progetto divino.



giovedì 21 maggio 2015

RIGIDITA'

La rigidità è spesso un grande ostacolo alla libera espressione individuale.  Influenza, direttamente o indirettamente, l’agire e ne vincola l’espressione. Aumentando la volontà ad arginare determinati comportamenti che potrebbero essere definiti limitanti, generalmente se ne acuisce l’influenza. Questo avviene in quanto il tentativo portato avanti è dettato dalla mente e tende inevitabilmente a seguirne il flusso condizionato.  La rigidità può essere esperita sulla fisicità e sul corpo, aiutando l’insorgenza di una consapevolezza atta a determinarne la presenza. Quando questo passaggio è attivato, è più semplice, attraverso il respiro, sintonizzarsi sul cuore onde aprirsi ad una visione nuova e scevra dai vincoli mentali. Una prospettiva più oggettiva dona autonomia d’azione e consapevolezza, strumenti importantissimi a determinare una scelta volta a percorrere cammini desueti ed esperirne l’efficacia. La rigidità, spesso, è determinata da paure e  non è così immediata la comprensione della sua origine. Per questo è fondamentale procedere gradualmente verso la riscoperta di sé e delle proprie debolezze, per permettersi un’autoanalisi oggettiva e non filtrata dal dolore. Si possono fare piccoli passi in direzione di una libertà da ciò che si ritiene vincolante, senza pretendere la risoluzione immediata del problema. Gli schemi e l’educazione hanno, in qualche modo,  potenziato un modus vivendi determinato da paletti e limiti. Le nostre paure hanno ravvisato in questi stessi limiti la loro tutela e per questa ragione il cambiamento deve avvenire per gradi. Potrebbe risultare fortemente destabilizzante pretendere da se stessi più di quello che si è pronti ad accettare, bloccando il processo in atto a causa di una percezione mentale di impotenza al superamento dello stesso. E’ basilare non porsi limiti di tempo ed affrontare la situazione con grande serenità e consapevolezza.
Questo è dato sapere.

                                          Meditazione con i Maestri - Ottobre 2012





lunedì 18 maggio 2015

IL SAGGIO

Estratto da "Tao Te Ching" - Lao Tsu, traduzione e cura di A. Shantena Sabbadini :

"Il saggio non è virtuoso in quanto si impone una norma etica,
ma per spontaneo traboccare del suo essere:
in lui egoismo e  generosità corrispondono."


Queste parole offrono più di uno spunto di meditazione. Sembrano contradditorie, ma non lo sono affatto.  Le trovo meravigliose.

mercoledì 13 maggio 2015

LIBERTA'

"La Luce illumina i cuori liberi.
Spesse volte non si possono aiutare coloro
che vincolano il loro essere al dolore e alla sua schiavitù.
La libertà risuona nei cuori disposti a riceverla e glorificarla."

Meditazione con i Maestri - maggio 2012 



martedì 12 maggio 2015

LA MEDITAZIONE E LA MOSCA

Oggi entro in meditazione e dopo pochi minuti una mosca inizia a ronzare nella stanza.
Respiro profondamente e distolgo l'attenzione dal ronzio che persiste imperterrito intorno a me.
In effetti, ci sta tutto. A ronzare è la mia stessa testa. I miei pensieri.
Sorrido e osservo i pensieri volare insieme alla mosca. E respiro.
E la stanza si riempie di mosche che volano. E respiro.
Ad un tratto, tutto tace. Ho lasciato andare.
Non so se la mosca stia ancora volando o si sia acquietata anche lei.
Il silenzio di una dimensione senza spaziotempo si apre dentro e intorno a me.




IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI A UDINE!


A presto Udine!
Per condividere insieme un tratto di percorso verso la consapevolezza!

domenica 10 maggio 2015

LA MADRE

Estratto da "Tao Te Ching" - Lao Tsu - traduzione e cura di Augusto Shantena Sabbadini: 

"Dunque la realtà, in senso ultimo, non è fatta di cose, di singoli esseri separatamente esistenti. Tuttavia viviamo in un mondo di cose, di singoli esseri: viviamo in un mondo "nominato", in un mondo di "nomi", e non può che essere così, perché non appena si dà una coscienza come soggetto si dà un mondo, un altro da sé, come suo oggetto. Il "senza nome" è l'indifferenziato, l'unità primordiale, l'unus  mundus. Il "nominare" è l'atto con cui dall'indifferenziato emergono soggetto e oggetto, coscienza e mondo e da lì si dipanano le diecimila cose. Questo atto è "la madre".
Dal suo grembo parte il nostro viaggio, la nostra avventura di esseri che si identificano con una esistenza indipendente, e a quel grembo il viaggio ritorna."



Ho voluto  cambiare prospettiva alla parola "madre", un nome che in realtà ne racchiude infiniti.

giovedì 7 maggio 2015

LA SINDROME DEL DOTTORE

Non resisto. Ogni spunto nella quotidianità è sorgente di idee. 
Strampalate, azzardate forse, umoristiche e dilaganti.
Dopo il successo della "Sindrome della crocerossina" ecco comparire all'orizzonte la "Sindrome del dottore", della serie :"So io quale sia la medicina giusta per te o la persona che può risolvere tutti i tuoi problemi."
Perché esiste? Vi chiederete voi. Per alcuni esiste. Vi rispondo io.
Personalmente ritengo che l'unica persona in grado di risolvere i miei problemi, sia io.
Ma spazio a tutti. 
E fin qui siamo d'accordo.
Ma se non ci fosse spazio per tutti?
Se non fosse ammessa la possibilità di avere le proprie idee? 
Vediamo ogni giorno i risultati di questo modo di pensare, osservando le guerre e le distruzioni indotte da posizioni estreme. Quelle da cui si parte, convinti di avere ragione, sempre e comunque.
In tal caso il dialogo diviene un monologo e l'ascoltatore è confuso dalla sua stessa voce.
Prendete una persona più carismatica di altre con un buon approccio marketing e sarà facile notare il gregge che affida, fiducioso, il proprio potere personale al buon pastore. 
Il buon pastore è sicuramente un tipo in gamba, quanto meno ad intuire la psicologia altrui, e con la tattica bastone/carota crea una bolla magica intorno alla sua persona tanto da indurre chi lo ha scelto ad assimilare supinamente i suoi insegnamenti. Nella bolla magica dell'illusione tutto è possibile, basta rinunciare al proprio potere personale. Il discernimento si trasforma in strumento quanto mai obsoleto: quando ci si può affidare, perché sforzarsi? Perché ragionare con la propria testa? Perché dubitare? Il pastore sa. Il pastore conosce. Il pastore fa i fatti. Il pastore mi ha dimostrato quello che io ero pronto a vedere.
Dov'è il problema direte voi? Il problema nasce quando il gregge esce a fare nuovi proseliti per conto del buon pastore, elogiandone le qualità e le magnifiche doti.
E guai a chi osa utilizzare il discernimento e mettere in discussione tanta verità. 
Meno male che i roghi sono fuori moda (come la capacità di discernimento), altrimenti chissà quale misera fine spettava agli ignoranti incapaci di vedere la verità e farne tesoro, nonostante la fortuna epocale di aver incontrato chi poteva illuminarli e toglierli dall'oscurità della loro presunzione di uomini pensanti!
In un mondo di crocerossine, non potevano mancare i dottori. Per par conditio.
Detto tra noi ... meglio non ammalarsi mai.



domenica 3 maggio 2015

"L'UOMO E' CIO' CHE TUTTI CONOSCIAMO"

Estratto da "La realtà non è come ci appare" di Carlo Rovelli - Raffaello Cortina Editore:

"Democrito dà una strana definizione di "uomo": "L'uomo è ciò che tutti conosciamo". (Cicerone, Academica priora, cit.II, 23,73). Sembra sciocca e vuota, ed è stata criticata per questo, ma non lo è. Salomon Luria, il massimo studioso di Democrito, osserva che non è una banalità ciò che Democrito sta dicendo. La natura di un uomo non è data dalla sua conformazione fisica interna, ma dalla rete di interazioni personali, familiari e sociali in cui esiste. Sono queste che ci "fanno", queste che ci custodiscono. In quanto "uomini", noi siamo ciò che gli altri conoscono di noi, ciò che noi stessi conosciamo di noi e di ciò che gli altri conoscono di noi. Siamo complessi nodi in una ricchissima rete di reciproche informazioni."



Siamo il nostro corpo, i  nostri pensieri, le nostre scelte, le nostre relazioni. Siamo un insieme di informazioni in movimento che cresce con noi e si definisce grazie alla loro coerenza.