venerdì 13 gennaio 2017

BUONGIORNO SUBLIMATO

Oggi apro facebook e leggo il buongiorno di un amico, Nick Murdaca:

"Svegliarsi alle 7:00
Leggere per caso una citazione: "Chi può dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia?" di Murakami
Essere destato, a distanza di 2 ore, dalla voce nella testa che domanda: se la pioggia, che è acqua, suscita in alcune persone malinconia; la neve, che è acqua ghiacciata cristalizzata, riporta alla gioia e alla magia di vedere fuori dalla finestra un paesaggio imbiancato... la gioia è malinconia che ce l'ha fatta? ;-)
#Buongiorno (sublimato)"

Mi diverte e immediatamente rispondo al saluto : 
"Buongiorno! Filosofeggiando, la gioia è malinconia che ce l'ha fatta o immobilità che mi riporta in armonia con l'ambiente? Guardando alle cose cambiando prospettiva."

Ed inavvertitamente porto con me il seme di quel pensiero, mentre esco ad occuparmi di asini e capre e calpesto il sottile strato di neve caduto nella notte. C'è il sole e l'aria fredda sulla pelle mi fa sentire bene.
Così torno a pensare alla gioia: a come è cambiata con il passare degli anni. 
Quando ero bambina non  vedevo l'ora di inserirmi nel candido paesaggio innevato per creare pupazzi di neve e igloo o per dar vita a interminabili battaglie a palle di neve  o a splendidi angeli disegnati  sul bianco manto nevoso muovendo braccia e gambe. Ed ecco riaffiorare alla memoria le discese con lo slittino, le prime cadute sugli sci e gli assaggi di neve! 

Ora mi accontento di guardare dalla finestra il paesaggio imbiancato  e gioisco del silenzio e della pace che porta con sè.

L'entusiamo e il movimento dell'infanzia sembrano scomparsi. Guardo alla mia vita e vi ritrovo una passività che alla bambina di allora non apparteneva affatto. Questo mi fa riflettere.

Così decido di ritornare a giocare:  i cani nella neve non aspettano altro. 
Il sole è sempre più luminoso e per un attimo mi sembra di toccare il cielo. 
La gioia delle piccole cose.


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