mercoledì 11 marzo 2015

QUANDO DICIAMO CHE SIAMO LIBERI ...

Oggi posto una riflessione che mi è molto piaciuta tratta da un libro, veloce da leggere e molto interessante: "Sette brevi lezioni di fisica" di Carlo Rovelli

"C'è una questione in particolare, riguardo a noi stessi, che ci lascia spesso perplessi: che significa che siamo liberi di prendere delle decisioni, se il nostro comportamento non fa che seguire le leggi della natura? Non c'è forse contraddizione fra la nostra sensazione di libertà, e il rigore con cui abbiamo ormai compreso si svolgono le cose del mondo? C'è forse qualcosa in noi che sfugge le regolarità della natura, e ci permette di torcerle e sviarle con il nostro libero arbitrio?
No, non c'è nulla in noi che sfugge le regolarità della natura. Se qualcosa in noi violasse le regolarità della natura, l'avremmo ormai scoperto da tempo. Non c'è nulla in noi che violi il comportamento naturale delle cose. Tutta la scienza moderna, dalla fisica alla chimica, dalla biologia alle neuroscienze, non fa che rafforzare questa osservazione.
La soluzione della confusione è un'altra: quando diciamo che siamo liberi, ed è vero che possiamo esserlo, ciò significa che i nostri comportamenti sono determinati da quello che succede dentro noi stessi, nel cervello, e non sono costretti dall'esterno. Essere liberi non significa che i nostri comportamenti non siano determinati dalle leggi della natura. Significa che sono determinati dalle leggi della natura che agiscono nel nostro cervello. La nostre decisioni libere sono liberamente determinate dai risultati delle interazioni fugaci e ricchissime fra i miliardi di neuroni del nostro cervello: sono libere quando è l'interagire di questi neuroni che le determina."



La libertà dell'essere. La libertà di scegliere il proprio percorso. Al di là degli schemi, delle aspettative, del desiderio. Camminando naturalmente lungo il sentiero dell'esperienza.

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